Nel 1913 lasciò il suo paese natale, la Lettonia, per trasferirsi con la famiglia a Portland, negli Usa. Tra il 1921 e il 1923 frequentò l'università di Yale, a New Haven, nel Connecticut, e l'anno successivo abbandonò gli studi per trasferirsi a New York, dove studiò con Max Weber all'Art Students League.
La sua prima esposizione è del 1928, in una collettiva a New York. Negli anni seguenti allacciò contatti con altri grandi artisti come Adolph Gottlieb e Milton Avery. Nel 1933 tornò a Portland per organizzare la sua prima personale, a cui seguì lo stesso anno un'altra personale a NY, presso la Contemporary Arts Gallery.
A metà anni Trenta fondò il gruppo The Ten, rivolto soprattutto a ricerche nell'ambito dell'astrazione e dell'espressionismo. Cominciò una stretta collaborazione con Gottlieb, sviluppando uno stile pittorico dal contenuto mitologico, figure piatte e derivate dal linguaggio artistico primitivo. Intorno al 1945 avvicinò il suo stile alle tecniche e alle immagini del surrealismo ed ebbe l'occasione di allestire una personale alla galleria Art of This Century, sempre nella Grande mela.
Poi, il suo lavoro si concentrò sulle emozioni di base, spesso riempendo grandi tele di canapa con pochi colori intensi e solo piccoli dettagli immediatamente comprensibili. Tra la fine degli anni Quaranta e l'inizio degli anni Cinquanta che sviluppa il suo stile della maturità. Ma Rothko rimase semisconosciuto sino al 1960, sostenendosi insegnando arte e impegnandosi in altri lavori, ancora visibili in musei e gallerie.
Fisicamente logorato causa dissolutezza, e dopo una vita segnata da disagio psicologico, nel mattino del 25 febbraio 1970 si tolse la vita nel suo studio di New York.
La fortuna di critica e di pubblico di Rothko è cresciuta senza sosta sino a farlo divenire negli anni Duemila uno degli artisti più costosi al mondo.
Proponiamo l'opera No. 61 (Rust and Blue), del 1953.
Mark Rothko - "No. 61 (Rust and Blue)"
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