Louis Wain, il "gattaro" inglese. Nato a Londra nel 1860, ebbe un'infanzia particolare, non frequentò la scuola per problemi fisici fino ai dieci anni, preferendo vagabondare per la città. Presto, però, iniziò a frequentare la West London School of Art, dove insegnò anche, al termine degli studi. All'età di 20 anni, a seguito della morte del padre, lasciò l'insegnamento per essere di sostegno alla sua famiglia, molto ampia, con tante sorelle non andate via di casa. Divenne quindi un artista indipendente, ottenendo un ottimo successo. La sua specialità erano disegni di animali, soprattutto, e scene campestri. Lavorare su illustrazioni dettagliate di poderi, casali e bestiame per le fiere agricole lo portò a disegnare una grande varietà di animali, sviluppando la capacità di ritrarre ogni genere di creatura. Ad un certo punto pensò di poter vivere ritraendo cani.
Il matrimonio con Emily Richardson fu fondamentale per la sua arte. Ella si ammalò e trovò conforto nella compagnia di un gattino randagio bianco e nero, chiamato Peter, che i due sposi avevano accolto una notte sentendolo miagolare sotto la pioggia. La presenza di Peter sollevò l'animo di Emily, e Louis iniziò a disegnare parecchi schizzi del cucciolo. Anche dopo la morte di Emily, Louis continuò a disegnare gatti, come a mantenere una promessa fatta alla sua amata. Scrisse più tardi di Peter: «A lui appartiene, giustamente, il fondamento della mia carriera, gli sviluppi dei miei sforzi iniziali e la costituzione del mio lavoro». Da notare che la figura di Peter è riconoscibile in molti dei primi lavori di Wain.
Nel 1886 i suoi gatti iniziarono ad assumere aspetto antropomorfo: compivano azioni "umane", come parlare, spedire un invito. Erano disegnati a quattro zampe, senza abiti e senza la varietà di espressioni umane che avrebbero caratterizzato i lavori successivi. Negli anni seguenti i gatti di Wain cominciarono a camminare eretti, a presentare ampi sorrisi ed espressioni facciali complesse e ad indossare vestiti. Le illustrazioni mostravano gatti intenti a suonare strumenti musicali, prendere il tè, pescare, giocare a carte. Questo tipo di disegni con animali antropomorfi erano molto popolari nell'Inghilterra vittoriana e si trovavano spesso in stampe, cartoline e illustrazioni.
Wain si impegnò attivamente con molte associazioni benefiche a favore degli animali in generale e dei gatti in particolare, fondò anche il National Cat Club e riteneva di aver contribuito «a spazzare via il disprezzo con cui i gatti venivano trattati» nel suo Paese.
In seguito i suoi gatti assunsero forme sempre più astratte, diventando quasi irriconoscibili come animali.
Nonostante la sua popolarità, Wain ebbe difficoltà finanziarie per tutta la vita, anche perché rimase responsabile del sostentamento della madre e delle sorelle. Era modesto, ingenuo, facilmente raggirabile e impreparato per la contrattazione nel mondo dell'editoria. Sovente vendette tutti i diritti sui suoi lavori, senza conservare alcun diritto di riproduzione. Fu facilmente raggirato e occasionalmente ingannato.
Nel 1907 si recò a New York dove disegnò fumetti. I suoi lavori furono largamente lodati, nonostante il suo atteggiamento critico verso la città avesse attirato su di lui le critiche della stampa. Ritornò in patria con meno denaro di quello che aveva alla partenza, a causa di un investimento poco prudente.
Ma finora abbiamo tralasciato il disagio mentale che caratterizzò la sua esistenza. Malato di schizofrenia, il suo caso che venne studiato da più parti, in particolare concentrandosi sull'origine del suo male. Si attribuisce, come ipotesi, che il livello di astrazione delle sue opere sia stato specchio della schizofrenia, ma altri esperti negano. Per alcuni era affetto da sindrome di Asperger, infatti nei suoi lavori sono dimostrati segni di agnosia visiva, un elemento chiave in alcuni casi di sindrome di Asperge.
Fu ricoverato, nel 1924, e furono diversi gli appelli votati al suo miglioramento, anche di persone famose, come lo scrittore H. G. Wells e il primo ministro. Uno degli ultimi ospedali dove soggiornò era relativamente gradevole, con un giardino e una colonia di gatti, e vi trascorse serenamente i suoi ultimi 15 anni di vita, continuando a disegnare per diletto. I suoi lavori di questo periodo sono caratterizzati da colori brillanti, fiori, e da motivi astratti e intricati, anche se il suo soggetto principale rimase lo stesso. 
Morì a Londra nel 1939.
H. G. Wells disse di Wain:«Ha fatto proprio il gatto. Ha inventato uno stile felino, una società felina, un intero mondo di gatti. I gatti inglesi che non prendono esempio e non vivono come quelli di Louis Wain si vergognano di se stessi».
L'opera che presentiamo, Cat Tapestry, è un, a nostro parere, buon esempio del momento di transizione in cui i gatti rappresentati stavano passando dalla caratterizzazione di realismo a quella fortemente astratta.