Il termine "flow" viene utilizzato per descrivere uno stato mentale totalmente focalizzato e disimpegnato, libero da preoccupazioni sul possibile futuro. Un esempio di "mezzo" che può indurre al flow è il celeberrimo gioco da intrattenimento Tetris.

È il parere di uno studio dell'University of California Riverside (UCR) che giocare al videogame Tetris può indurre davvero ad uno stato di flow.  I partecipanti che a seguito dell'esperimento affermavano di trovarsi in quello stato, riferivano di sentirsi meno preoccupati, di sentire meno emozioni negative quali tristezza, rabbia, e ansia, e più emozioni positive, come la gioia.
Nella vita, gli individui si trovano davanti a periodi più o meno lunghi di incertezza e preoccupazioni, che solitamente precedono eventi rilevanti per la persona in questione. Tutti impiegano delle strategie di coping (termine traducibile con "strategia di adattamento") per fronteggiare questi periodi, però non tutte si rivelano efficaci. Mentre il celebre videogioco degli anni Ottanta è stato ottimo per arrivare ad un punto mentale totalmente focalizzato sul gioco e disimpegnato, libero da preoccupazioni ed anticipazioni su possibili eventi futuri individualmente rilevanti.
I soggetti che hanno partecipato all'esperimento dell'Ucr erano tutti individui in attesa di ricevere risultati importanti e significativi per il futuro delle proprie vite, e a seguito dell'esperimento affermavano di sentirsi meno preoccupati, di sentire meno il peso ansioso. 
A partire da questi risultati, i ricercatori californiani sono giunti alle conclusioni che uno stato di flow, quando raggiunto, può portare dei benefici durante periodi di preoccupazioni o d’attesa di notizie importanti (ad esempio i risultati di esami medici). Gli autori, pertanto, considerano la distrazione che consegue al flow, una strategia di coping che, seppure imperfetta e difficile da raggiungere, può essere funzionale ed adattiva in alcuni momenti della vita.
Ma oltre a Tetris, com'è possibile raggiungere uno stato di flow? Attraverso numerose altre attività, quali quelle sportive, ad esempio l’arrampicata oppure il nuoto, utili allo scopo. Non è però immediato trovare un’attività che possa condurre un individuo a raggiungere questo stato, occorre infatti trovare un compito che non sia né troppo facile, e si rischierebbe la noia, né troppo difficile, ove vi sarebbe il rischio frustrazione. Per raggiungere il flow bisogna che l’attività in questione vada leggermente oltre i limiti del soggetto, ma quel tanto che basta....
Gli studiosi definiscono i risultati raggiunti come un importante momento di svolta nel campo della ricerca, in quanto si è riuscito a mettere in relazione il concetto di flow e di stato di benessere durante i periodi di attesa, provando che i due fenomeni non soltanto correlano, ma che effettivamente il flow determina e promuove il benessere almeno nel brevissimo termine. Le implicazioni pratiche di questo studio sono grandissime, e il flow può essere usato attivamente da chiunque nella propria vita quotidiana, rappresentando una tra le strategie utili per poter fronteggiare meglio le attese ansiogene.