Cosa sono le competenze trasversali, le cosiddette soft skills? Come funzionano? Com'è possibile svilupparle e quali sostanziali vantaggi possono portare?
All'interno delle soft skills trovano posto una combinazione di abilità sociali, comunicazione, personalità e relazioni, ma non solo. Sono capacità che rendono una persona in grado di relazionarsi e comunicare in modo migliore. Sono, quindi, molto apprezzate in diversi ambiti, anche professionali, poiché favoriscono il corretto funzionamento dei gruppi di lavoro.
Non a caso, oggigiorno sempre più luoghi di impiego privilegiano l’assunzione di persone che sono state in grado di sviluppare le loro soft skills (o competenze trasversali) in parallelo agli studi. Ciò rende candidati interessanti per qualsiasi progetto, si dimostra, infatti, adattabilità, buona predisposizione alla comunicazione ed empatia.
Attualmente, sempre più ricercatori di lavoratori investono tempo e risorse nel valutare con attenzione i potenziali nuovi "acquisti", e raramente si basano solo sulla loro formazione o esperienza. Quindi, ben vengano abilità sociali, capacità comunicative e propensione al lavoro di squadra. Queste soft skills possono essere decisive in un processo di selezione, determinando la scelta di un candidato vincente. Si tratta di una necessità dettata dal fatto che professionisti altamente formati, ma privi di specifiche qualità umane, possono rappresentare un problema nell'evoluzione e l’affermazione di un luogo di lavoro. Oggi, le soft skills sono valutate sotto un’ottica diversa e sono fondamentali per verificare la pienezza di un individuo.
Oltre alle note preparazione accademica, conoscenza di lingue straniere e dimestichezza con programmi e applicazioni informatiche, quali possono essere, invece, le competenze trasversali più apprezzate attualmente nel mondo del lavoro? Coerenza, integrità, capacità di ascolto, autoregolazione, interessi, curiosità, autenticità, responsabilità personale e sociale, capacità di riflessione, pro-attività, passione, motivazione intrinseca, logica divergente, umiltà, apprendimento continuo, empatia, capacità di sintetizzare e argomentare, gestione del tempo, fiducia.
Come sviluppare le soft skills? Il processo di apprendimento o il loro sviluppo, passa attraverso quattro fasi:
1) Fase dell'incompetenza inconscia. In primo luogo, il processo di sviluppo delle soft skills inizia con una fase in cui la persona non è consapevole di possedere tali competenze e di come poterle metterle in pratica. Si mediano molti dei risultati ottenuti, ma non attirano attenzione, perché non vengono identificati come "importanti".
2) Fase di incompetenza cosciente. La seconda fase inizia quando si decide di continuare con l’apprendimento e cominciano a emergere i primi problemi. Quindi, questa fase richiederà tutta l'attenzione consapevole.
3) Fase di competenza cosciente. Questa terza fase dello sviluppo delle soft skills coincide con la consapevolezza del successo dell'apprendimento. Man mano che si acquisisce una nuova competenza, arriva nuova e maggiore fiducia in se stessi, rafforzando sempre di più ogni singola competenza trasversale.
4) Fase di competenza inconscia. Questo momento si raggiunge quando una determinata abilità diventa parte di se stessi, partecipando nelle diverse fasi di socialità e interazione con l’ambiente. Ciò che era inizialmente una competenza da apprendere, ora è una vera e propria capacità pronta per essere usata.
Nel momento in cui viene chiamata in causa, la competenza trasversale viene applicata istintivamente, quasi senza pensare. Così, in effetti, gli altri finiranno col pensare che si tratti di un’abilità innata.
Evidentemente, quindi, l’efficacia delle soft skills migliorerà con la pratica. Giorno dopo giorno, si possono aggiungere alle proprie conoscenze personali maggiori competenze trasversali, che renderanno molto più appetibili da chi cerca lavoratori.
Infine, non bisogna dimenticare che i miglioramenti ottenuti sono frutto di un percorso di apprendimento e formazione costante. La genetica può influenzare, più o meno, determinate predisposizioni, ma ogni individuo è il primo responsabile delle abilità che desidera acquisire o sviluppare.