Diverse scuole inglesi stanno aggiornando i loro programmi educativi, integrando, accanto alle materie tradizionali, lezioni di mindfulness, l'ormai nota pratica di meditazione che si basa sulla respirazione e sull'attenzione al momento presente.
Come in tutte le scuole del mondo, anche nel Regno Unito si studiano le materie classiche come matematica, storia, scienze... Ci sono però alcuni istituti scolastici che in questo periodo si stanno ingegnando per ampliare il loro lavoro tradizionale, aggiungendo una materia molto particolare relativa alla meditazione: la mindfulness.
La mindfulness, pur derivando dalla meditazione buddista, è stata privata di tutti gli elementi religiosi, diventando di fatto una pratica laica che si pone l’obiettivo di far raggiungere il benessere psico-fisico attraverso la piena consapevolezza del proprio corpo e della propria mente.
Il programma avrà un’estensione fino al 2021, con l’obiettivo di aiutare i giovani con un approccio integrato, in grado, a detta degli specialisti in questa nuova disciplina, di migliorare la salute mentale, la qualità della vita e la capacità di saper regolare le proprie emozioni. Gli studenti avranno, infatti, la possibilità di lavorare con esperti di salute mentale in modo da apprendere esercizi di rilassamento, respirazione e altre tecniche innovative, utili a imparare a gestire le proprie emozioni in questi scenari eterogenei ed in evoluzione.
La salute mentale, fino a poco tempo fa mai presa in considerazione in ambito pedagogico, da un po' comincia ad essere considerata: è una sfida, in un contesto sociale dominato dal cyberbullismo, da forti aspettative di competenze, pericoli per lo stato dell'equilibrio interno, stress, dipendenza digitale che possono creare un disequilibrio nella crescita.
Gli insegnanti, supportati da esperti, avranno modo non solo di favorire l’apprendimento e l’arricchimento culturale dei ragazzi, ma anche, ovviamente, prevenire eventuali problemi di salute mentale.
La mindfulness, quindi, potrebbe essere una delle soluzioni vincenti.