Uno dei pilastri della persona è l'autostima. Il modo in cui ci si sente rispetto all'immagine che si ha di se stessi condiziona gli obiettivi prefissati, le relazioni che si scelgono e l'intensità delle emozioni.

L’autostima è la ricompensa che si riceve, ad esempio, dopo un lavoro ben fatto; non è una lotteria, ma è il frutto di una disposizione personale. Quando si cerca un risultato si deve capire innanzitutto che bisogna raggiungerlo in seguito a un processo ben preciso.
Uno dei pilastri sui quali si fonda la personalità umana è proprio l’autostima.
Quando si ha scarsa autostima, ci si sente inferiori, indifesi e presi dallo sconforto, e non si ha fiducia nelle proprie capacità di affrontare le situazioni. Allo stesso tempo, si perde tempo ed energie dirigendo l’attenzione verso il confronto con gli altri, e concentrando il proprio pensiero e le proprie azioni nel tentativo di raggiungere il livello altrui.
Considerato come un atteggiamento, l’autostima è la forma di percepire, pensare, sentire e comportarsi rispetto a se stessi. È strettamente correlata al modo in cui ci si confronta con se stessi e si valuta la propria identità.
Parlare della componente cognitiva dell'autostima è, innanzitutto, fare una distinzione fra ciò che si intende per autostima e ciò che si intende per "autoconcetto". L’autoconcetto si definisce come l’immagine che si ha di se stessi nella dimensione cognitiva, percettiva e affettiva. L’autoconcetto è associato alla rappresentazione che hanno le persone di se stesse. L’autostima, invece, è intesa come la valutazione positiva o negativa che la persona ha del suo autoconcetto. E non solo, anche le emozioni che associa e l’atteggiamento che ha rispetto ad esso.
Se l’autostima è una ricompensa, quando arriva? Avere obiettivi da raggiungere, fissarsi una meta e cercare di arrivarci è profondamente correlato con il benessere e la salute mentale. Prefissare degli obiettivi si riflette in modo positivo su altre aree della propria vita e permette di controllare aspetti psicologici importanti come l’attenzione o la motivazione.
Uno dei motivi principali, o sintomi, di una depressione è proprio la perdita di motivazione e interesse verso gli obiettivi vitali. A volte il modo di pensare include frasi illogiche, che minano la propria autostima.
Quali sono alcune di queste credenze generiche e irrazionali?
credere di dover essere competenti ed efficienti in tutto;
essere amati e ricevere l’approvazione da tutte le persone importanti che ci circondano;
gli eventi del passato determinano il nostro comportamento attuale e futuro, perché influiranno per sempre e in modo definitivo sulla nostra vita e si ripeteranno in futuro;
è più facile evitare che affrontare le responsabilità e i problemi della vita;
le disgrazie umane scaturiscono da cause esterne e non possiamo fare niente, o quasi nulla, per evitare o controllare la pena e la sofferenza che ci provocano;
intervenire sull'autostima non è una cosa semplice, un elemento a favore è la natura dinamica e sensibile di quest'aspetto, pertanto modificarla a nostro favore si converte in un esercizio di precisione.
Allo stesso tempo, l’autostima arriva come ricompensa, è il risultato di una serie di azioni, abitudini e atteggiamenti e, pertanto, è una capacità acquisita.
La scarsa autostima è come guidare con il freno a mano tirato.
Le cose e le persone che circondano non sono più importanti di ciò che si ha dentro e come lo si vede, e che definisce. La qualità della vita è influenzata dall'autostima, che implica il modo in cui ogni persona si percepisce e si valuta, modulando il suo comportamento a livello familiare, sociale e individuale. Un livello di autostima alto o basso influenza la relazione con gli altri e si riflette nella dimensione sociale e nelle abilità che si mostrano per affrontare le sfide della vita.
In conclusione, avere una scarsa autostima fa sentire incapaci, e può far entrare in un circolo vizioso di meccanismi autodistruttivi, come i sentimenti negativi, idee ossessive e sbagliate, che filtrano i pensieri e il sentire degli altri. In poche parole, rende meno funzionali e precisi.