Mentre l'ansia prende il sopravvento sulla nostra mente, il presente perde importanza e il futuro si riempie di difficoltà. Ma c'è un modo per ridurla, prendendosi cura di sé, nutrendosi e dandosi ciò che ci si merita quando se ne ha bisogno.
La mente ansiosa è caos e disordine. Spegne il proprio potenziale e lascia spesso in uno stato di debolezza e angoscia. Per prendere il controllo e ridurre l’impatto dell'ansia, si deve trovare la strategia che meglio si adatti alle proprie caratteristiche personali. Ce n’è una che funziona sempre: prendersi cura di sé. Sostenendosi, nutrendosi e ascoltandosi come è giusto che sia.
Ingabbiarsi in uno stato mentale nel quale risiedono preoccupazioni e angosce è immobilizzante. La contraddizione di questa condizione è che quanto più ci si sente bloccati, tante più risorse ed energie consumerà il cervello, facendo fatica a riposare. Il sonno, infatti, non riesce ad attivarsi quando si è ansiosi; ha bisogno di calma interiore e silenzio nei pensieri.
Non è facile convivere con l’ansia. Eppure, spesso lo si fa, una situazione spesso sottovalutata. Come segnalano gli studi su questa realtà psicologica, infatti, anche se l’ansia è un disturbo trattabile, solo il 35% delle persone che ne soffrono decide di farsi aiutare da uno specialista. Ci sono persone che convivono costantemente con una mente ansiosa. Così facendo perdono in qualità di vita, spengono il loro potenziale nel presente e riempiono di angosce il futuro. Importante, quindi, cercare di capire in cosa consiste la strategia che tutti dovrebbero mettere in pratica quotidianamente.
Prendersi cura di sé non vuol dire autocompiacersi, ma scendere a compromessi con sé stessi. Prendersi cura di sé, in un mondo esigente e pieno di incertezze, è fondamentale. Spesso il concetto di cura personale viene confuso con altro.
Negli ultimi anni l’industria pubblicitaria non ha esitato nel far proprio questo concetto, tanto che sul mercato è stata lanciata un’ampia gamma di prodotti per la cura di sé. A questo concetto sono stati associati prodotti come sali da bagno, creme, shampoo e prodotti alimentari creati per far star bene. Anche la psicologia ci spinge ad aumentare la cura personale attraverso strategie precise (e scientifiche).
Ma cosa vuol dire davvero prendersi cura di sé?
Prendersi cura di sé è più che il semplice coccolarsi o autocompiacersi, vuol dire mettere in pratica comportamenti che aiutino a ridurre il malessere, la contraddizione, la paura, lo stress e altro ancora. È calma. È raggiungere un giusto equilibrio interiore in cui ritrovare energie senza perderne. Per ridurre e controllare la mente ansiosa, bisogna preparare un piano di cura personale quotidiano. Un qualcosa di per sé molto semplice, ma che in pochi portano a termine. Il benessere e l’attenzione verso sé stessi richiedono una serie di attività e processi che si devono portare a compimento ogni giorno. Non vale iniziare oggi una routine se poi domani sarà già dimenticata. Il benessere ha bisogno di tempo.
Inoltre, così come viene spiegato anche in uno studio condotto dalla University Queen’s Kingston in Canada, la cura personale è fatta da un insieme di attività da realizzare ogni giorno, per tutta la vita. Così facendo, si favoriscono cambiamenti e la prevenzione di diverse malattie.
Pessimismo, preoccupazione eccessiva, mancanza di controllo, soffocamento psicologico. L’anatomia della mente ansiosa può differire in qualche caratteristica tra una persona e l’altra, ma in linea di massima è caratterizzata dagli stessi fattori comuni. Così, prima di assumere farmaci e ancor prima di ripetersi il ritornello per cui "così siamo e non possiamo farci niente", vale la pena fermarsi un momento a riflettere sulle alcune strategie. La pratica quotidiana del prendersi cura di sé può aiutare molto. Vediamo alcuni suggerimenti.
Il nostro spazio sicuro per calmare la mente ansiosa. Uno spazio sicuro è un luogo, un angolo, un ufficio, uno spazio riparato, un albero o un divano di fronte a una finestra che possa diffondere una sensazione di calma. Una zona di comfort nella quale prendersi cura di se stessi, almeno un paio di volte al giorno per 15 o 20 minuti. Durante questo lasso di tempo, ci si dovrebbe connettere con se stessi per domandarsi come ci si sentiamo. Quello spazio sicuro permetterà di godere di un istante di solitudine in cui dialogare in modo positivo con se stessi. Uno spazio dove approfondire le proprie preoccupazioni per convincersi che tutto andrà per il verso giusto. Dove liberarsi delle angosce e, cosa più importante, razionalizzare le paure.
Programmare momenti di felicità. La felicità è benessere e soddisfazione. È stare bene con sé stessi senza pensieri né preoccupazioni. Per calmare la mente ansiosa si deve quindi "programmare" durante la giornata alcune attività che permettano di far stare bene. La cosa fondamentale è che ogni giorno permetta di godere di quell'ora o due in cui distrarsi, riposare, incentivare positivamente il cervello. Se Deve semplicemente fare ciò che piace, ciò che è in sintonia con le proprie passioni e la propria personalità (passeggiare, seguire un corso, ascoltare musica, uscire con gli amici, ecc).
I canali di sfogo. L’ansia ha bisogno anche di qualche canale di sfogo dove liberare tutte le energie e tensioni accumulate. Per farlo, si può ricorrere a pratiche rilassanti come lo yoga, la mindfulness, uno sport che piace e anche, perché no, una disciplina artistica.
Investire nella salute. Prendersi cura di sé vuol dire anche salute e impegno. Aspetti elementari come cosa si mangia, come lo si mangia e quali abitudini si hanno incideranno sul proprio benessere in modo positivo o negativo. Bisogna prefissarsi un piano e seguirlo. La salute è anche prevenzione, motivo per cui si deve imparare ad ascoltare il corpo e la mente. Non lasciare quel malessere fisico o quella preoccupazione a domani. Cercare di trovare una risposta oggi e, se non ci si riesce, chiedere aiuto. Ciò che viene lasciato da parte può peggiorare. Per concludere, ricordare sempre che vivere con una mente ansiosa non è vivere, ma limitarsi a esistere e sopravvivere.